SEGNALAZIONI

Segnalazione QUANDO UN AMORE MUORE di Matteo Carlesi Edito Controluna Edizioni

Link ad acquisto Amazon: https://amzn.eu/d/33S7f94

“Quando muore un amore. Storie di lutto e memoria” è la prima pubblicazione con la casa editrice romana Controluna, sotto la direzione editoriale dalla nota poetessa e scrittrice Gloria Vocaturo, per il poeta toscano Matteo Carlesi.

Il volume si compone di 46 poesie, divise in 2 parti più un intermezzo.

La silloge poetica è un viaggio nell’accettazione della perdita dell’amato fino alla costruzione del suo ricordo. Il passaggio dallo struggimento e il dolore, che caratterizzano la perdita fisica del proprio compagno, divengono una necessaria sopravvivenza al presente e a se stesso.
La vita di coppia viene interrotta dalla malattia e dalla conseguente morte ma la fine di un amore non ne scalfisce il vivido ricordo.
Il passaggio in versi dalla prima alla seconda parte del volume è netto: il dolore, la malattia e la fine della vita terrena bloccano il corpo e il cuore dell’autore che però ben capisce la necessità che il dolore e lo struggimento debbano lasciare il posto al ricordo, positivo e tenero dell’amato compagno. I versi vogliono ricomporre un’immagine dell’amato compianto, in una dimensione di nostalgia e affetto, per celebrare i ricordi e il vissuto condiviso, e ripartire, tenendo nel cuore chi adesso non c’è più.

Dalla poesia AngosciaParte I In ricordo di A.:
Io solo resto
senza occhi, senza speranza,
senza vita, senza aria né acqua.
Il mio campo è seccato.
Il mio mondo è caduto.
Rotto.
Infranto.
Spezzato.
Il mio amore è morto.
 
Si arriva alla Parte II In memoria di A., un estratto da Ovunque:
Ovunque,
nei profumi e negli aromi,
di questo marzo che ha portato i primi fiori,
e la speranza come gocce di brina
si è fatta largo nel nostro giardino
 
La prefazione è affidata al pluripremiato poeta Davide Rocco Colacrai che di Matteo Carlesi e il suo volume dice “l’autore ci affida – nudo e vulnerabile, e cruda nella sua verità – la sua storia personale (…) una storia che siamo chiamati ad ascoltare attentamente, senza paura (…) una storia a cui dobbiamo accostare l’orecchio con la massima delicatezza, perché insieme all’autore ne siamo noi i custodi; una storia intima e fragile che ci disarma e ci rende più umani, più veri nella consapevolezza che niente è immortale”

Lascia un commento